Editoriale 2021 ottobre – “Insicuri al 110%”

Il Giornale dei Coordinatori AIFOS

IL GIORNALE DEI COORDINATORI AiFOS

A cura di Stefano Farina


Anno IV, numero 10 – ottobre 2021

EDITORIALE

Insicuri al 110%

I bonus hanno il vincolo della sicurezza, ma molte volte – e la cronaca quotidiana è una triste scaletta di infortuni – la sicurezza viene trascurata. 

di STEFANO FARINA 

Siamo nel pieno dell’applicazione dei bonus fiscali e di conseguenza l’attività è sempre più frenetica e la situazione che si viene a creare, fatti tutti i distinguo del caso e per fortuna non in tutte le realtà, è quella di cantieri da realizzare nel più breve tempo possibile.

Oltre alla “rapidità di esecuzione”, molti sono gli altri fattori in gioco:

  • la partenza di numerosi cantieri che hanno caratteristiche abbastanza uguali e che coinvolgono principalmente le facciate degli edifici,
  • i costi dei materiali che stanno schizzando costantemente verso l’alto,
  • la penuria di materiali,
  • la penuria di alcuni tipi di apprestamenti quali ad esempio i ponteggi ed in certe zone anche di attrezzature di sollevamento materiali quali gru, in particolare quelle di piccole dimensioni, di montacarichi di cantiere, di torri scale,
  • la difficoltà di reperire manodopera qualificata e formata,
  • la conversione di aziende che facevano attività differenti in “imprese edili o di finitura edile”,
  • la nascita di molte nuove aziende i cui titolari si affacciano per la prima volta al mondo dell’edilizia,
  • gli appalti in ambito privato che vengono gestiti da figure che non sono sempre “qualificate”, ma che hanno in mano la gestione economica e di conseguenza l’obbiettivo che va in direzione differente rispetto alla sicurezza (massimo risparmio per massimo utile)

E le conseguenze diventano evidenti: anziché spingersi nella direzione della sicurezza, molte volte la strada va verso l’insicurezza, un’insicurezza abbastanza diffusa per quanto attiene ad esempio il montaggio/smontaggio dei ponteggi, ma anche altre lavorazioni che sui ponteggi vengono effettuate.

I bonus hanno il vincolo della sicurezza, ma molte volte – e la cronaca quotidiana è una triste scaletta di infortuni – la sicurezza viene trascurata. L’insicurezza è palese e deriva dallo scarso rispetto delle regole ed allora a cosa assistiamo?

Assistiamo a lavoratori che

  • montano ponteggi senza l’utilizzo di sistemi di protezione anticaduta (ove necessari);
  • montano ponteggi direttamente su marciapiedi aperti ai pedoni
  • montano ponteggi con i mezzi di trasporto posizionati sulla viabilità aperta al transito dei veicoli senza aver adottato alcun tipo di delimitazione e segnaletica

tanto il lavoro è veloce, magari sottopagato, magari effettuato da lavoratori che nemmeno conoscono le regole che devono essere rispettate, magari in totale assenza di regole.

Guardandosi attorno ci si chiede se “il sistema” sia collassato, se i Committenti (ma alla fine chi è il Committente?) siano consapevoli delle loro responsabilità, se i Coordinatori (sempre che siano stati nominati) esercitano quelle che sono le loro prerogative ed attribuzioni normative in merito al cantiere che stanno coordinando, se i datori di lavoro si rendono conto di quello che avviene nei loro cantieri, se i lavoratori capiscono che alla fine sono loro i soggetti che si fanno male o i soggetti che fanno male ad altri (es. gli utenti).

No, forse questa consapevolezza è andata scemando ed al momento si vede solo la “necessità” di ripartire. Stop. La sicurezza è un costo che nessuno vuole pagare, senza rendersi conto di quanto costa l’insicurezza.

Guardandosi attorno ci si chiede

  • quei furgoni parcheggiati sulla strada mentre vengono scaricati i materiali con gli operai che sono a rischio investimento,
  • quei marciapiedi aperti ai pedoni che passano a ridosso del ponteggio in fase di costruzione e rischiano di prendersi i materiali in testa,
  • quei lavoratori che svolgono il loro lavoro su un ponteggio incompleto o che sollevano al piano i materiali togliendo parapetti e protezioni perché i ponti di carico sono “un lusso che in questo momento non ci possiamo permettere” (cit. di un imprenditore), anche se poi magari sul PSC erano stati inseriti e i relativi costi della sicurezza pagati,
  • quelle recinzioni tanto striminzite che non permettono un deposito di materiali e di conseguenza lo scarico del furgone avviene su pubblica via in quanto una maggiore occupazione di suolo pubblico è “un lusso che in questo momento non ci possiamo permettere” (cit. di un committente),
  • quei cantieri che durano poche settimane e che non vedono mai la visita del CSE perchè ha troppi cantieri e le visite sono “un lusso che in questo momento non ci possiamo permettere” (questa volta nessuna citazione, ma semplicemente un dato di fatto, perché altrimenti alcuni cantieri non sarebbero nelle condizioni in cui sono), d’altronde quando un general contractor ti propone un cantiere e ti indica a priori un ribasso del 50-75% sul valore dell’onorario, però ti garantisce un numero elevato di cantieri da coordinare, la conseguenza è abbastanza ovvia,
  • quei datori di lavoro, quei lavoratori, quei….

Basta qui mi fermo, ieri sera (21 ottobre) in Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata la modifica all’articolo 14 del D.Lgs. 81/2008 che aumenta i controlli e le sanzioni. Molti hanno criticato questa scelta e non sappiamo se sarà efficace o solo un palliativo, quello che si può dire è che in questo momento non c’è la necessità di riflessioni, convegni, studi, analisi, ma solamente di ripristinare un sistema che per vari motivi si è incrinato ed interrotto: quello dell’etica, del rispetto delle regole, del rispetto delle persone e della vita.

Naturalmente la prevenzione parte anche da una corretta pianificazione dei lavori e molte volte si è chiesta la modifica dell’ottantuno nella direzione di chiarire alcuni aspetti che per qualcuno possono essere controversi, anche per non dare/avere alibi tipo “non lo faccio perché non è chiaro”. Nel nostro piccolo abbiamo provato a fare chiarezza su alcuni “dubbi interpretativi” chiedendo lumi a chi ha partecipato alla stesura del D.Lgs. 81/2008 e l’abbiamo fatto con cinque semplici (che poi tanto semplici non sono) domande e ringrazio l’Avvocato Dott. Lorenzo Fantini per il suo contributo che pubblichiamo in questo numero.

Su uno dei temi trattati abbiamo anche il parere di l’Ing. Gerardo Porreca e della sua esperienza operativa.

In questo numero del Giornale dei coordinatori abbiamo pensato anche all’introduzione di nuove tematiche che vanno verso aspetti connessi ai lavori pubblici e che con la partenza di tanti cantieri connessi al PNRR saranno il quotidiano per molti di noi, grazie all’Arch. Marzia Puccetti ed al Geom. Gianluca Scacchi per i loro importanti lavori che hanno deciso di condividere con noi.