Le immagini dell’insicurezza: #Viaggiando

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Le immagini dell’insicurezza: #Viaggiando

Brescia, 31 Lug – Dopo tanti mesi riprendiamo oggi con SICURELLOno le immagini dell’insicurezza.

 

Durante il periodo del lockdown la voglia di scrivere era tanta, ma sembrava di essere cinici ad accanirsi sui tanti aspetti di insicurezza connessi al COVID-19, l’ultimo intervento, di fine febbraio era incentrato sul cattivo utilizzo dei guanti di protezione, poi la realtà “ha superato la fantasia” e sarebbe stato veramente di cattivo gusto affrontare il tema degli errori nell’indossare le mascherine, i camici, le altre protezioni necessarie. Oppure approfondire gli aspetti negativi di persone che non avevano la più pallida idea di cosa voleva dire “dispositivi di protezione individuale” ed allora la scelta di fermarsi un attimo.

 

Riprendiamo oggi con questo articolo dedicato ad un argomento ed a un problema che è sempre presente nella vita di tutti i giorni ed è legato al tema della guida degli autoveicoli, anche in ambito lavorativo.

Le immagini dell’insicurezza di oggi presentano infatti un lavoratore (perlomeno la vettura riportava i loghi di una grossa realtà nazionale) che durante il transito su una strada statale ha violato il codice della strada. E fin qua, probabilmente nessuno di noi (o quasi) potrebbe scagliare la prima pietra, però la manovra fatta da questo autista ritengo sia da stigmatizzare in maniera molto forte in quanto la violazione oltre ad essere palese comporta anche una serie di risvolti che per fortuna non hanno avuto ripercussioni (leggasi incidenti).

 

La situazione era quella classica, traffico verso la città, numerosi camion ed il flusso di traffico che viaggia a velocità abbastanza bassa. Improvvisamente l’autista di una vettura inizia il sorpasso, forse ha visto un rettilineo e non si è reso conto dell’incrocio canalizzato presente poco più avanti, forse pensava di rientrare prima dell’aiuola spartitraffico e poi visto che non arrivava nessuno ha deciso di continuare contromano, forse era disattento, forse era solo incosciente, forse…

 

Non sappiamo le sue motivazioni, quello che sappiamo è che già alcuni chilometri prima (la possibilità di vedere l’ultimo tratto del viaggio registrato automaticamente dalle telecamere della macchina è un ottimo aiuto) aveva già effettuato alcuni sorpassi in tratti di strada con linea continua, poi si era accodato ed alla prima occasione si è “rilanciato”.

 

La sequenza è chiara, la vettura supera, non rientra, affronta contromano il tratto di strada limitato dall’aiuola spartitraffico centrale, rientra a metà dell’incrocio canalizzato, inchioda per non tamponare la vettura che precede e che aveva a sua volta rallentato per permettere ad altre macchine di immettersi sulla strada e via.

 

Tutto è andato bene (altrimenti ne avrebbero parlato le cronache dei giornali). L’assurdo, se di assurdo si può parlare è che dopo circa mezzo chilometro la strada diventa a quattro corsie e di conseguenza il sorpasso era del tutto inutile (oltre che da incosciente).

 

Come già fatto in altre puntate, vi proponiamo anche il passaggio video. Infatti, questa puntata delle immagini dell’insicurezza di SICURELLO.no continua sul Canale Youtube di SICURELLOsi SAFETY con il video completo (e dal quale è stata tratta la sequenza di oggi).

       

nb. Trattandosi di riprese con telecamere fisse posizionate sulla vettura non vi è alcuna distrazione dell’autista.

 

Geom. Stefano Farina, Consigliere Nazionale AiFOS

 

Fonte: SICURELLO.no: l’evidenza dei mancati infortuni 

 
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